L'Arc è terminata | |
14 Dicembre |
Scrivo queste note finali a conclusione della nostra traversata. L'Arc e' terminata e noi siamo arrivati sorprendentemnte quarti ! Mettendo dietro dei mostri in carbonio che dopo l'arrivo hanno scaricato sacchi e sacchi di vele... Il Viaggio. Bello, lungo, faticoso. Meteorologicamente un po' difficile. Non capita spesso a novembre di avere vento da ovest sostenuto e dover tirare bordi di bolina stretta per giorni, navigando verso i Caraibi! Il tutto preceduto da 3 giorni di bonaccia, quasi totale, che a volte ci ha imposto di rimanere a secco di vele. L’Aliseo e’ entrato solo dopo 16 giorni dalla partenza, a poco meno di 4gg dall'arrivo. Regata. Ritengo molto importante e divertente fare l’Arc in categoria regata. Non ci ha mai lasciato spazio per annoiarci ed e’ servita ad avere uno stimolo continuo. Ovviamente la nostra regata e’ stata fatta con lo “spirito di Nibani”. Tranquilli e attenti, senza mai rischiare nulla per arrivare 1 ora prima, comunque senza mai “rimandare la strambata al giorno dopo” come puo’ capitare a chi e’ in Cruising. Incredibilmente il ranking ci assegna un eccezionale quarto posto! Lasciando dietro concorrenti seri e veramente agguerriti su barche ben piu’ performanti ed attrezzate della nostra. E’ stato molto stimolante riportare ogni giorno sulla carta le posizioni dei nostri avversari, per valutare i progressi fatti e la bonta’ delle singole scelte di rotta. Nibani e’ stata una conferma assoluta, ha viaggiato bene anche con le ariette. Con onda e l'Aliseo ci ha regalato puntate a 15,5 knt. L’accurata preparazione del rigging e’ stata sicuramente necessaria e le scelte fatte si sono rivelate azzeccate. Siamo riusciti a non rompere praticamente nulla. Si e’ solo scucito il fiocco che, oltre ad avere sei anni di onorato servizio e tante miglia, probabilmente ha fileggiato qualche minuto di troppo in una notte di buriana, prima di essere riavvolto. Da segnalare a lato l’utogonfiaggio sotto la pioggia di 2 giubetti salvagente (tra l’altro il mio nuovo Spinlock!). Usura braccio spi e drizza spi. Usura scotta vang. Lesione del grillo del bozzello della prima mano. Cima ritenuta boma. Apertura accidentale del moschettone scotta spi, probabilmente per la ferramenta "cinese". “Ray” l'autopilota, ha lavorato come un pazzo circa 24 ore al giorno regalandoci giornate quasi oziose. Non ha sbagliato un colpo e ha consumato pochissimo, insostituibile. Dissalatore perfetto ma occasionalemente inutilizzabile per troppa turbolenza generata dalla velocita' e dallo sbandamento. Generatore, perfetto. Ha lavorato quasi 5 h al giorno. SecureSailing ottimo ci ha consentito di inviare e ricevere sms e tracciare continuamente il nostro percorso. Una sicurezza. Il sito internet www.nibani.it e’ stato sommerso di contatti di persone che hanno potuto seguire tutto il nostro percorso. Iridium, quanto di più prezioso esista. Ci ha permesso di rimanere in contatto con tutti gli amici ed i familiari. Il routier e’ stato un aiuto indispensabile per chi e’ in regata e soprattutto con le condizioni meteo incontrate. La scelta di destinare alcune risorse a chi di meteo ne sa piu’ di noi si e’ rivelata vincente. Avere una vera connessione ad internet sarebbe costata decisamente troppo e chi si e’ affidato solo all’interpretazione dei file grib si e’ trovato nelle calme equatoriali! Amici a terra di supporto, fondamentali per fornirci gli aggiornamenti sulle posizioni in regata, per sentire un contatto umano e sapere di essere seguiti. Affetti rimasti a casa, più importanti e presenti di quanto non fosse stato immaginato. Farmaci, a fronte della farmacia di bordo che era degna di un ospedale zonale, per fortuna nulla e' stato toccato. Unico infortunio un taglio di 1 cm su un dito, ovviamente riportato da Paolo, cucinando. Turni di guardia praticamente perfetti. Abbiamo "inventato" un 3 + 5. Facendo appunto 3 ore di turno notturno e 5 diurno in 2 persone. Questa scelta ci ha consentito 6 ore di sonno continuo la notte e tanto riposo il giorno. La scena più incredibile: lo squalo martello che cerca di mangiarci la preda appena pescata e ci riesce dopo 2 minuti di inseguimenti e morsi a vuoto. Tutto ripreso! In conclusione. Esperienza da fare. Importante una esatta pianificazione. Fondamentale che il gruppo sia eterogeneo per caratteristiche e competenze specifiche ma preventivando che le singole motivazioni ed i rispettivi vissuti determineranno sicuramente un "diverso sentire". email: info@nibani.it |