PROGETTO ATLANTICO
 
Che follia!

Nell’estate del 2009, navigando tra Eolie ed Egadi prende sempre più corpo un’idea irresistibile: fare l’Atlantico con Nibani. Sembra teoricamente fattibile.
Ma come si prepara l’Atlantico?
Sara’ sicuramente semplice per uno skipper professionista, un po’ meno per uno che di professione fa il chirurgo ortopedico ed ha pochissima esperienza d’altura.
Allora, quali sono i passi da fare per rendere realizzabile l’Idea?
Mille quesiti si affacciano prepotenti: quanta acqua serve?
Le vele che già ho a bordo vanno bene?
Le comunicazioni bordo/ terra?
L’equipaggio di amici che ho in mente andrà bene?
 
E il mal di mare?
Serve il timone a vento?
Troppo stimolante! Ogni quesito ha una soluzione, basta trovarla e metterla in opera. Poi con il passare del tempo ti accorgi che non e’ così, perché in questo campo, ogni quesito ha 100 risposte diverse… Allora la soluzione che ho deciso di adottare è quella di chiedere, leggere, ascoltare tutti e poi, quando le soluzioni proposte divergono troppo come sempre, decidere di testa mia. Il problema è serio perché ogni barca, e più precisamente ogni modo di navigare, nasce e persegue per una filosofia diversa.
Da prua a poppa si vedono barche armate in modo opposto, quindi chiedere se la tua ancora e’ di dimensione sufficiente non ha senso. Avremo sempre risposte opposte che andranno da “troppo leggera, non starei tranquillo neanche a farci il bagno….” a “ma figurati, troppo pesante e pericoloso tutto quel peso a prua…” passando per i fantastici “…beh, dipende dalla navigazione”. I migliori: “…3 ancore sono indispensabili, meglio 4, una per ogni situazione e tipo di fondale” Ovvio ma allora meglio 12 di tutto!
Perche’, non sarebbe utile avere anche tutto il resto di rispetto e raddoppiato?
Meglio ancora sarebbe avere una “barca di rispetto” che naviga con te e si “scarnifica” alla bisogna. Ma allora, ancora meglio non partire affatto. No, questa soluzione non m’aggrada, allora facciamo la tara a tutto e con nessuna esperienza di navigazione atlantica, tanta umiltà e un pizzico di buon senso ci proviamo. Prima di vedere quali sono i passi da compiere e quale equipaggio riuscirò a mettere insieme per coronare il Progetto, va fatta una precisazione anche se pleonastica, questo e’ solo il Progetto di Nibani. Non vuole e non può essere un manuale per chi desidera preparare lo stesso viaggio, è solo una raccolta di appunti destinati a me stesso ed agli amici che hanno voglia di continuare a scambiare opinioni sul tema e tenersi informati sulla…follia!

Un abbraccio
Maurizio Maggiorotti
 
 » 02 aprile 2010 – Progetto Atlantico articolo uscito sulla rivista SoloVela